Contenuto trovato all'internoFreud, S. (1915). Metapsicologia, OSF, 8: 3118 (trad. ing.: Papers on Metapsychology, S.E. 14). Freud, S. (1915c). Pulsioni e loro destini, OSF, 8: 1335 (trad. ing.: Instincts and their vicissitudes, S.E. 14, pp. 111140). La pulsione è un processo dinamico consistente in una spinta che fa tendere l'organismo verso una meta. “Probabilmente è vero che l’adolescente riesce a cogliere con una certa chiarezza i principi della logica aristotelica, ma questa, comunque, è solo una delle logiche possibili. Usando la terminologia di Gindro possiamo dire che le logiche infantili sono diverse, polidirezionali, polisignificanti, deontiche5. Secondo una stima del Ministero della sanità giapponese il 20% degli adolescenti maschi giapponesi sarebbero hikikomori. Gesammelte!Werke,!vol.!13!(1940),!pp.!371V83.!!! Mi capita spesso di proporre questa formula agli operatori che lavorano con adolescenti – che siano psicoterapeuti, insegnanti, genitori, assistenti sociali – nel tentativo di dare una descrizione del loro ruolo: loro devono aiutare i ragazzi e le ragazze a trovare lo spazio-tempo per collocare il piacere del desiderio. 22, 31 In base ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il suicidio è la seconda causa di morte nella fascia di età che va dai 15 ai 24 anni (World Health Organization, 1999, Figures and Facts about suicide, Geneva). Se un Disturbo Narcisistico/Borderline di Personalità è, per lo meno in parte, fisiologico in età adolescenziale, esso diviene entità nosologica più avanti, quando si manifesta un’impossibilità per il suo tramonto, un impossibile accesso ad una personalità diversamente strutturata. Se in Pulsioni e loro destini, definiva un odio e un amore costituitisi "in antitesi sotto l'influsso della relazione piacere-dispiacere"11, nel prosieguo della sua ricerca Freud deve darsi conto del come avvenga La pulsione ha una storia e una sua precisa collocazione nello sviluppo della relazione madre bambino. Nel 1920 Freud pubblica il saggio "Al di la del principio di piacere" in cui teorizza l'esistenza della pulsione di morte in contrasto con la pulsione di vita. E’ il tentativo di rendersi autonomi dall’altro. PULSIONE: • Proviene dall'interno • Agisce come una forza costante • Non c'è fuga dalla . la pulsione un processo dinamico consistente in Tramite l'analisi dei propri sogni, ricostruendo il proprio . L'oggetto sessuale è l'elemento mediante cui la pulsione può raggiungere la sua meta. Cfr. Riassunto schematico del saggio "Pulsioni e loro destini", uno dei cinque saggi della "Metapsicologia" del 1915. Gli anni difficili, A. Guida 1993, 4 S. Gindro, Psicoanalisi della gestazione, in: Psicoanalisi Contro, anno XII n° 6, 1995, 5 S. Gindro, Luci e ombre sul progetto di uomo, in: R. Bracalenti, Adolescenza. Come arginare il ‘contagio’? Preparati con lezioni e prove svolte basate sui programmi universitari! Contenuto trovato all'interno – Pagina 4244 Freud S., Pulsioni e loro destini, 1915a, p. 13. 45 Freud S., Lettere a Wilhelm Fliess, 1887-1904, cit., p. 400. 46 Freud S., L'interpretazione dei sogni, 1899-1930, p. 467. 47 Cfr. Assoun P.L. (1993), Introduction à la ... Il ragazzo/ragazza si sente ‘sfigato’, il suo corpo è ignobilmente impresentabile di fronte ai modelli della pubblicità, non ha il denaro per poterlo ‘mascherare’ da oggetto di perfezione attraverso abiti firmati o interventi di chirurgia plastica, i suoi contatti su Facebook sono pochi e poveri. Ci fa da specchio perturbante, e quindi viene stigmatizzato come ‘straniero interno’13: “C’è nella nostra cultura una valenza specifica dell’essere adolescente che lo rende al contempo partecipe ed estraneo. Non è bambino, in qualche modo minore – minus habens – bisognoso di cure o attenzione ma ‘gestibile’; e non è adulto, ma alla pari”14. Cfr. 8 Sigmund Freud, Pulsioni e loro destini, in Opere, vol. Sono questi i colori che determinano la figura: noia, depressione, dipendenze, attacchi al corpo, esordi psicotici e panico. La solitudine è riempita da oggetti, perché i soggetti sono troppo pericolosi in quanto non pienamente asservibili. Le pulsioni sessuali e le pulsioni di autoconservazione si separano soltanto un po' alla volta. Con il volgersi della pulsione sulla propria persona si compie pure la conversione della meta pulsionale da attiva a passiva. A. Semi a questo proposito scrive: “quanti individui pensanti autonomamente, soggettificati per quel che è possibile, può tollerare la nostra cultura? Lettura di: S. Freud Metapsicologia: Pulsioni e loro destini OSF 8. Dobbiamo quindi dichiarare, a proposito della fase preliminare della pulsione di guardare, di quella fase cioè nella quale il piacere di guardare ha come oggetto il proprio corpo, che essa appartiene al narcisismo, che è una formazione narcisistica. Ciò non è un fatto di poco conto. 17, Bollati Boringhieri, Torino, 1993. mentalizzata, un spinta dal basso che viene ricucita nei termini di un'immagine mentale: se tale forza non trova espressione, si genera una Contenuto trovato all'interno – Pagina 59Tale dialettica viene ripresa e sistematizzata in un brano piuttosto straordinario di Pulsioni e loro destini (1915) nel quale saremmo tentati di scorgere la punta avanzata della riflessione freudiana su questo tema. Parlare quindi di adolescenza oggi significa affrontare una lettura ampia della condizione di disagio contemporaneo, che non riguarda soltanto gli adolescenti. Questo gli permise di mantenere unitaria la sua concezione a fronte della grande varietà dei comportamenti umani. 3 S. Gindro, Luci e ombre sul progetto di uomo, in: R. Bracalenti (a cura di), L’adolescenza. Essa è figlia della sicurezza e dell’agio, quando carestie e guerre erano più sotto controllo e la tensione per questi drammi scemava creando un nuovo tipo di infelicità, che aveva bisogno di un nuovo termine per essere pensata22. A. Il godimento suscitato dal dolore sarebbe quindi una meta originariamente masochistica, che tuttavia può trasformarsi in meta pulsionale soltanto nell'individuo originariamente sadico. Ovviamente non pretendo di dare una descrizione esaustiva della psicopatologia contemporanea, ma tento di cogliere alcuni fili di significato che possano dare senso allo scenario della sofferenza mentale d’oggi secondo una linea interpretativa definita. La categoria psicosi – e in particolare la scansione nosologica tra psicosi e nevrosi - ha subìto negli ultimi decenni notevoli trasformazioni ed elaborazioni. Si potrebbe dire che sono ‘l’altra faccia’ dell’adolescentizzazione della società. Valdrè, R. (2012) Pulsioni di morte e loro destini: Per rilanciare un tema dibattuto. Le altre figure psicopatologiche molto gravi e angosciose - come il delirante, l’allucinato, il folle, lo psicotico, tradizionalmente considerate il punto massimo di gravità psichiatrica - sono ‘maschere’ che forse ci spaventano di più, sono più perturbanti per l’osservatore, ma sono il segnale di un tentativo di riemersione dalla depressione. La comprensione del sadismo viene resa anche più difficile dal fatto che questa pulsione, accanto alla sua meta generale, o meglio all'interno di essa, sembra tendere a uno scopo tutto particolare: non solo scoraggiare e sopraffare, ma, in aggiunta, arrecare dolore. Il riferimento alla teoria freudiana delle pulsioni è necessario per comprendere il passaggio alla teoria delle relazioni oggettuali. Comunque, ciò che può avvicinare le riflessioni che seguono con lo scritto metapsicologico di Freud – con tutta l’umiltà e il rispetto possibili - è semplicemente un interrogativo: che fine ha fatto il desiderio nel mondo in cui viviamo? Il titolo che raccoglie queste riflessioni vuole alludere, in qualche modo, a ciò che Sigmund Freud scrisse nel 1915 a proposito di "Pulsioni e loro destini"1. Il soggetto solo ha un desiderio inceppato, è impossibilitato a trovare lo spazio-tempo del desiderio perché manca l’altro, perché manca la pensabilità dell’altro. Si badi bene: non si sta dicendo che l’adolescente è un soggetto ‘rivoluzionario’, tutt’altro. Rimane quella ‘macchina desiderante’ che lo obbliga alla relazione, alla ricerca dell’altro. Contenuto trovato all'interno – Pagina 79Freud S. (1895). Progetto per una psicologia scientifica. ... Pulsioni e loro destini. OSF. 8. Freud S. (1915b). La rimozione. ... La posizione originaria del masochismo nel campo della pulsione sessuale. In: Il primato dell'Altro in ... Per quanto riguarda la prima teorizzazione, Freud introdusse il termine "Libido". Lungo questa linea interpretativa le due genesi depressive – narcisistica e da senso di colpa – trovano la loro sintesi attraverso il sentimento di indegnità e di obbligo di consumo del godimento senza desiderio. Comunque lontano dal mondo della socialità. Il desiderare richiede la necessità di rappresentarsi in un tempo e uno spazio entro i quali poter collocare il possibile: il desiderio è una possibilità oltre che una mancanza, che ci espone al rischio del fallimento riguardo al suo soddisfacimento. Si tratta di situazioni umane, purtroppo frequenti. c) L'introduzione di un nuovo soggetto, al quale ci si mostra, per essere da lui guardati. L’intrusione dell’esperienza di estraneità al mondo si manifesta in forma aurorale, come prima frattura tra sè e il mondo. Le psicosi acute - diagnosi così frequente in età adolescenziale e così spesso connessa all’assunzione di sostanze psicoattive – sono considerate dalla psicopatologia fenomenologica, in particolare di K. Jaspers39, come il momento cardine per dare comprensione all’esperienza delirante. Salva studente, Ansia da esami: come imparare a superarla e prevenirla, Chiedi aiuto alla community e sciogli i tuoi dubbi legati allo studio, Scopri le migliori università del tuo paese secondo gli utenti Docsity, Università degli Studi di Napoli Federico II, riassunto saggio pulsioni e loro destini di Freud esame Zurlo, S. Freud, Metapsicologia, Pulsioni e loro destini, Solo gli utenti che hanno scaricato il documento possono lasciare una recensione, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, "descrive il paragrafo Pulsioni e loro destini del capitolo 4 Metapsicologia", Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano, Pulsioni e loro destini Nel saggio pulsioni e loro destini Freud tratta le pulsioni confrontandole con gli stimoli. Da essa si svilupperebbe la pulsione attiva di guardare se e in quanto viene abbandonato il narcisismo; la pulsione passiva di guardare si atterrebbe invece fermamente all'oggetto narcisistico. Questo lavoro di elaborazione della pulsione (cfr Freud S. "Pulsioni e loro destini", 1915) puo comportare: a) Il guardare come attività rivolta a un oggetto estraneo. Tutto ciò che ha a che fare con la carnalità, con le profondità del turbamento sensuale, il sentimento che è generato dalle viscere e ci lega all’altro corpo, al corpo dell’altro, viene ridotto a bisogno di ammirazione da parte dell’altro e uso del corpo dell’altro. (Freud,"Pulsioni e loro destini i"). In questa prospettiva la depressione (melanconia) si rappresenta come un quadro clinico ‘fondante’ per tutta la psicopatologia. Non più quindi l’adolescente come ‘adulto di domani’ – frase incartapecorita spesso pronunciata dai politici che si occupano di programmi di benessere sociale -, ma come ‘adulto d’oggi’, che ha nella percezione della sua (non) collocazione sociale tutta la speranza, la rabbia, la gioia e la disperazione che progressivamente perderà con il passare degli anni, divenendo anche lui un soggetto rinunciante. Freud: le pulsioni e la libido. Una risposta possibile è: l’impossibilità del desiderio come generatore della sofferenza. 378. E' assai dubbio che possa esistere un soddisfacimento masochistico più diretto; né sembra verificarsi la comparsa di un masochismo originario non derivato dal sadismo nel modo che abbiamo indicato. Risultati diversi e più semplici si ottengono esaminando un'altra coppia antitetica, quella delle pulsioni che hanno come mete il guardare e il mostrarsi (voyeur ed esibizionista nella terminologia delle perversioni). Tenteremo una risposta a questo interrogativo nella seconda parte dello scritto. Tutti gli esseri umani sono frutto di messaggi veicolati non solo dall’eredità genetica, ma anche dall’inconscio sociale e dall’esperienza individuale. 8, Bollati Boringhieri, Torino 1989, p. 18.
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